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Ho sentito commenti di miei coetanei che mi hanno fatto rabbrividire, per la enorme disinformazione e per nessun interesse nell'argomento, ma che comunque sono andati a votare per diletto.
Almeno a votare ci sono andati. Quanto alla disinformazione, ti assicuro che non dipende dall'età, ma è influenzata dai mezzi intellettuali che si hanno a disposizione.Conoscere di più si può, leggiucchiando qua e là, se si ha un po' di curiosità.Non preoccuparti per Renzi, non ha lasciato la segreteria del partito, quello è il ruolo chiave da cui partire per riconquistare Palazzo Chigi. E la prossima legislatura, che può darsi parta tra meno di sei mesi, proverà a riproporre una nuova riforma della Costituzione, come tutte le legislature che l'hanno preceduta.
il commercio, e contratti.
C''è da tantissimo tempo, ma va ancora bene ai nostri giorni?
Quello è il codice civile, non la Costituzione. Ma proprio nel codice civile, anteriore alla costituzione, trovi un grande nucleo normativo che risale intatto al codice civile voluto da Napoleone, ma che è ancora più antico perché si rifà al diritto romano.Non mi pare una buona politica associare ciò che esiste da tempo a ciò che non funziona, e viceversa.La costituzione americana ha 250 anni, non mi pare che qualcuno si lamenti perché è anziana. Ciò che è buono è buono e ciò che non lo è non lo è, a prescindere dalla data di emissione.
ma se qualcuno vuole cambiarla significa che qualcosa che non va c'é, o sbaglio?
Probabilmente non è la costituzione che non va, ma chi vorrebbe cambiarla a proprio uso e consumo. E ammesso anche che la costituzione andrebbe emendata in qualche elemento, non mi sembra che al momento attuale ci sia una "classe politica" indiscutibilmente onesta ma, soprattutto, non è una "classe politica" che dimostra o ha dimostrato competenze; non ha i numeri per darle il potere di cambiare i cardini su cui gira il paese. Questa gente sarebbe capace di emendare e dire che "l'Italia non è un paese fondato sul lavoro" ; il che è tristemente vero, ma per altri motivi. Quindi sarebbe vero dire che l'Italia non è un paese fondato sul lavoro - al momento attuale - perché è lo specchio dei tempi, ma in realtà è una sciagura che ha ridotto in ginocchio una percentuale paurosamente alta di popolazione. Qui la costituzione non è stata rispettata. Che facciamo? Cambiamo la costituzione perché non si è stati in grado di fare in modo che la gente possa lavorare? Ogni logica mi dice di no.
ma anche a scuola ci dicevano che a prescindere comunque sia non sono così tanti i licenziamenti senza motivo e che quindi non c'erano veramente problemi e se c'erano licenziamenti di una o più persone è praticamente quasi sempre per motivi reali come ditta che fallisce e non perchè tizio mi sta sulle scatole.
Rimamendo sempre in tema lavoro per me la più grande delusione è stato col progetto "garanzia giovani" a cui ho partecipato, ho ricevuto i soldi con troppi mesi di ritardo (che se uno avesse avuto una famiglia da sfamare non immagino cos'avrebbe fatto) e che ora è completamente scomparso.
Bella scuola, davvero.Ma, solo per via logica, non pensi che senza una tutela normativa e un giudice che decide se il licenziamento sia giusto o meno il lavoratore sia ricattabile? E che quindi farà a meno di protestare e lamentarsi, di scioperare e chiedere migliori condizioni?L'eliminazione dell'articolo 18 è un deterrente.Il prossimo passo in questa direzione, già anticipato nel DEF 2016, sarà la morte della contrattazione nazionale a favore della contrattazione aziendale. Lì ne vedremo delle belle.Ci ho lavorato dieci anni nell'agenzia governativa che propone queste p... Solo fumo, dammi retta.